lunedì 3 agosto 2015

Alla tenacia di uno sguardo

Sono stato alla manifestazione per i 35 anni della strage fascista alla stazione di Bologna ed è stata una grande emozione, sfilare in mezzo a  tutte quelle persone, in un corteo, pieno di dignità, fermezza, rabbia anche, ma non rassegnazione e una sana voglia di giustizia, perché almeno sia chiaro, tutti lo ricordino, che quella è stata una strage fascista, parte di una strategia della tensione, volta a sovvertire la democrazia italiana e ad alzare il livello della repressione, contro i movimenti e le istanze sociali di sinistra, per spingere il paese nella paura e accettare il controllo, con apparati dello stato impegnati a foraggiare, coprire e sovvenzionare gli esecutori, fascistelli da Roma e da Veneto, con coperture di alto rango. E resta il dolore per la domanda che la bambina avrebbe potuto rivolgere all'assassino, mentre questo si aggirava svagato tra le tante vite che dopo poco la sua bomba avrebbe spezzato per sempre... il disegnetto è poca cosa e così agevolo anche qualche foto del corteo.
"La verità non va mai in prescrizione, lo Stato deve pretendere chiarezza, al di là di qualsiasi interesse di parte." Dal discorso di Pietro Grasso, intervenuto sul palco, dopo il Presidente dei familiari, Bolognesi.